domenica 1 aprile 2012

Mi presento....Mi introduco...Mi svelo...Compatitemi

Qui dicono che devo "introdurmi".
Introdurmi nei vostri cervelli, nei vostri computer, stimolando la vostra curiosità. Temo di essere una di quelle persone che si amano o si odiano. Non credo esista un essere umano che possa essermi del tutto indifferente. Sono in carne. No, non una grande obesa...E nemmeno una di quelle che affermano di essere cicciottelle solo per sentirsi dire "ma nooo, ma daaaaaai, stai bene così". No, non ho bisogno di conferme. Io sono sovrappeso. Dunque supero quello che per le tabelle dei nutrizionisti dovrebbe essere il mio peso ideale. Vado oltre ciò che "la scienza, la ragione" mi imporrebbero di essere. E credo di rispecchiare questo lato estetico anche nella mia essenza. La mia natura va' certamente oltre quella delle mie coetanee. Purtroppo o per fortuna, sono molto matura. A volte credo sia una qualità, altre una tragedia. Sì, una drammatica croce da portarmi sulle spalle e che mi costringe a ignorare la maggior parte di soggetti nati dalla seconda metà degli anni '80 in poi. Non che quelli nati precedentemente si dimostrino, a ben vedere, migliori di quelli più giovani. C'è un annichilimento generale che mi fa' paura. Perchè, seguitemi: come fa una donna che supera ciò che dovrebbe essere a trovare un proprio equilibrio, un baricentro, in una società dove sono tutti rinsecchiti, prosciugati da tutto ciò che concerne le idee, i sentimenti, le passioni. L'uomo si è veramente trasformato in un animaletto interessato solo a diventare sempre più androgino? Su "il corriere della sera" è uscito un articolo (nella sezione VOCI DI BRESCIA): <>. Questo è l'incipit. E amici, è vero. Ma sapete qual'è il reale problema? Ve lo descrivo con una vicenda capitatami qualche tempo fa. Un'amica che abita a Londra da ormai 3 o 4 anni, è tornata per passare qualche settimana a casa dei genitori. Un giorno, ci troviamo per un caffè. E le mi dice: "Sai, non ricordavo che qui gli etero fossero più gay degli omosessuali". E' così. Noi siamo diventate il sesso forte, e loro il sesso debole. Ma come ci siamo finite in questo pasticcio? E' possibile porvi rimedio? Vi sono momenti in cui vorrei vivere in un romanzo di Jane Austen. Le donne possono essere argute e rispettabili senza correre il rischio di perdere la propria femminilità? Siamo veramente delle schizzate che nascondono dei grossi testicoli sotto la gonnella? Di chi è la colpa? E' una colpa? Perchè gli uomini ci temono o, tutt'al più, ci usano? Io cerco la terza via. Sono single da 3 anni, mi sono rotta le scatole di quelli che mi dicono "ma sei giovane, divertiti" perchè ho delle ambizioni nella mia vita, e tra queste non figura la voce: "darla via come se non fosse mia".
Vi terrò informati, la ricerca sociale prosegue.

Chiara

2 commenti:

  1. Ciao Chiara sono Lord.
    Condivido ció che hai scritto. Credo sia una cosa reciproca.
    Vedevo un intervista a uno dei miei preferiti, Bret Easton Ellis, dove diceva una cosa interessante. Tradotta dall'inglese il concetto è questo:
    "... Oggi la gente è così ossessionata dal raggiungimento del Bello (estetico, mandatorio), che si dimentica di altre cose anche più importanti, come la scienza, la ricerca etc... Si è consumati da un costante bombardamento di elementi superficiali affiancati a modelli di vita."
    Il tutto ovviamente legato a una chiave morbosa del raggiungimento di uno status che coincide con "Bello=ricco=realizzato".
    Non è più bello ció che piace, ma ció che ti spingono a gradire.
    Non è facile sopravvivere. A me aiuta lo humor...
    Ciao.
    Lord

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    1. La domanda vera è: come può interessare a certa gente l'essere socialmente accettati violentando i propri reali istinti, seguendo i dettami imposti dall'esterno a discapito di ciò che realmente piace, attrae?
      C'è chi segue il cervello, chi il cuore e chi le viscere.
      Poi, ci sono quelli che escludono queste tre strade e rimettono alla società, ai media o a chi per essi le proprie scelte.
      Non so se compatirli o detestarli.
      La maggioranza (composta da questi automi), a volte, mi schiaccia...E sì, il sarcasmo aiuta...Ma tutto ciò rende molto ondulatorio il mio essere...

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